L’aspetto più rilevante della scoperta, però, è che si tratta della seconda volta in cui, nel Bulge della nostra galassia, viene trovato un sistema stellare con le sembianze di un ammasso globulare che, invece, “viola tutte le regole della sua categoria di appartenenza”. Lo stesso gruppo di astrofisici, infatti, aveva scoperto un oggetto simile 11 anni fa: Terzan 5 (questo è il suo nome) era classificato come ammasso globulare da decenni, ma ha invece rivelato la presenza di una popolazione stellare vecchia quanto la Via Lattea ed un’altra molto più giovane (di soli 4.5 miliardi di anni) molto più ricca in ferro. La sua composizione chimica è straordinariamente simile a quella misurata nelle stelle del Bulge e suggerisce che questo sistema sia il reperto fossile di una struttura molto più massiccia che ha contribuito a generare il rigonfiamento centrale della Via Lattea, circa 12 miliardi di anni fa.
Mentre un caso isolato poteva essere solo una curiosa anomalia (spesso, una sola rondine non fa primavera!), la scoperta che Liller 1 ha caratteristiche molto simili a quelle di Terzan 5 ha permesso di definire una classe di sistemi stellari finora sconosciuti: i “Frammenti Fossili del Bulge”. Sotto le mentite spoglie di ammassi globulari, nascosti dalle spesse nubi di polvere che avvolgono la parte centrale della nostra galassia, questi reperti sono stati finalmente portati alla luce.